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    .. e cosa NON è meditazione 

di E. K. D’Armento

alcuni fequenti malintesi 

Spesso si cerca di definire qualcosa partendo dal descrive gli aspetti più significativi di quella particolare  esperienza, dal cercare di definire i tratti fondamentali che la caratterizzano per avvicinarsi quanto più possibile a quella esperienza, e nel fare ciò si considerano gli aspetti ” positivi” che la possono definire meglio.
Ma non sempre questo è possibile, ne risulta essere il modo’più facile. A volte per descrivere qualcosa è più efficace partire dal definire ciò che quella cosa o esperienza non è. E questo è certamente vero per quanto riguarda la meditazione, che per sua natura è proprio lo spazio, se possiamo così definirlo per un momento, in cui la mente viene elusa, in cui il conosciuto o familiare cessa di essere il parametro di riferimento, per poi eventualmente riconoscere e riconoscersi da una prospettiva totalmente nuova..

E quindi, perchè non provare a comprendere meglio cos’è la  “meditazione” di cui tanto si sente parlare e che ci attrae non poco, partendo appunto da ciò che essa chiaramente non è:

  • Concentrazione o contemplazione.
    Spesso la meditazione viene erroneamente confusa con la concentrazione o con la contemplazione.
    La concentrazione è un restringersi della consapevolezza. Ti concentri su di un oggetto ad esclusione di tutto il resto. Al contrario la meditazione comprende tutto, e la consapevolezza si espande. Il contemplatore è focalizzato su un oggetto, magari religioso, un’immagine o un aforisma che gli dà ispirazione. Il meditatore è consapevole, ma non di qualcosa in particolare.
  • La meditazione NON è solo per persone che sono impegnate in una ricerca spirituale.Il principale beneficio della meditazione è l’aumento della capacità di rilassarsi e di essere consapevoli senza sforzo. E questo è un beneficio per tutti.
  • La meditazione NON è una pratica per ottenere “la pace della mente”.Pace della mente è una contraddizione in termini. Per sua natura la mente è in costante attività. Ciò che scopri attraverso la meditazione è l’abilità di trovare una distanza tra te e questa attività, in modo che la mente, con il suo circo di pensieri e di emozioni non si intrometta più nel tuo stato intrinseco di silenzio
  • .La meditazione NON è una disciplina mentale o un sforzo fatto per avere una mente più attenta controllandola o “domandola”.La meditazione non è né uno sforzo mentale né un tentativo di controllare la mente. Sforzo e controllo vogliono dire tensione, e la tensione è antitetica allo stato di meditazione.Non occorre controllare la mente, basta solo comprenderla e comprendere il suo funzionamento. Il meditatore non doma la mente, non si preoccupa di renderla più attenta e capace, ma la sua consapevolezza cresce e le facoltà mentali migliorano di conseguenza.
  • La meditazione NON è necessariamente una nuova esperienza.Molti sportivi conoscono questo spazio, così come gli artisti: lo incontrano a volte quando cantano, dipingono o suonano. Possiamo trovarci in uno stato meditativo per esempio quando facciamo giardinaggio, giochiamo con i bambini, camminiamo sulla spiaggia o facciamo l’amore. Anche da bambini possiamo averne fatta l’esperienza.)

Se vuoi approfondire vai alla pagina www.yogaincontatto.it/meditazione/